Associazione 3.2.1
Diario di Bordo




L’associazione “3.2.1” nasce nel 2005 come progetto itinerante e multidisciplinare.
“3.2.1” sviluppa percorsi creativi partendo dal quotidiano, dalla tradizione e dalle storie.
Propone azioni pubbliche e laboratori ludico-creativi volti a esplorare il contesto in cui si realizzano, adottando prospettive insolite e nuovi punti di vista, arrivando a elaborarare “racconti animati” della realtà esplorata e tradotta dall’immaginazione e dalla creatività dei suoi abitanti.
Attraverso l’utilizzazione di vari ricorsi e linguaggi espressivi si investiga e si interpreta la realtà sviluppandone il potenziale creativo e immaginativo.
L’immaginazione intesa come motore di conoscenza e il gioco visto come strumento di sperimentazione della realtà rappresentano i perni attorno ai quali si sviluppano i laboratori di “3.2.1”.
Creatività, implicazione individuale, partecipazione collettiva e intercambio sono elementi costanti nella metodologia e nelle finalità dei vari laboratori.
Il rispetto dell’ambiente circostante e la valorizzazione della diversità culturale e della molteplicità di punti di vista sono alcuni tra i contenuti centrali dell’azione di “3.2.1”.

Il simbolo dell’associazione è la Mongolfiera.
Simbolo di invenzione e magia, da sempre ispira storie fantastiche di viaggi, avventure ed esplorazioni; veicolo di
immaginari, sogni e racconti, che grazie alla meraviglia sfida la gravità del mondo.

L’associazione collabora con varie realtà e persone (associazioni, scuole, comuni, festival, collettivi e gruppi) con
l’obiettivo di tessere una rete di relazioni tra esse, contribuendo alla costruzione di ponti di dialogo e confronto.
L’associazione ha sede a Marsiglia e finora ha lavorato in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Palestina.

Chi siamo
Alice Rosa – illustratrice, filmmaker, in wonderland
Laura Piazzolla – educatrice, trasformista, tessitrice di relazioni
Francesca Riva – mediatrice culturale, educatrice ambientale, marinaia
Francesca Buscaglia – educatrice, esploratrice, maga delle spezie

Contatti
www.321w.blogspot.com
tredueunow@gmail.com


3.2.1 – PROGETTI : laboratori, animazioni, performance, produzioni

3.2.1 – Laboratori

Dal 2005, 3.2.1 realizza laboratori creativi per bambini e adulti.
I laboratori proposti da 3.2.1 sono aperti e mutevoli; 3.2.1 atterra sul luogo col suo “pallone” metaforico portando con sé
non un progetto definito e pensato a priori ma le proprie competenze ed i propri strumenti espressivi. Lavorando in
sinergia con le realtà che incontra, intraprende un percorso di esplorazione e interpretazione di determinate tematiche
locali cercando di guardarle da molteplici punti di vista e da prospettive insolite.
Le tematiche affrontate sono: l’interculturalità del quotidiano, la relazione con il diverso, la relazione tra il presente e le
tradizioni, il rispetto e la conoscenza del proprio ambiente, la valorizzazione del singolo attraverso la creatività.
I mezzi espressivi utilizzati e proposti mescolano le arti manuali e pittoriche, la creatività narrativa, l’espressione
corporea e la cucina con le nuove tecnologie (fotografia, video e video animazioni).
Quanto prodotto in ogni laboratorio verrà documentato e rielaborato con la finalità di tradurre l’esperienza fatta in
racconto, rendendola così veicolabile e condivisibile.
I racconti prenderanno diverse forme: spettacoli, produzioni, video, pubblicazioni e progetti sul web.
Il carattere itinerante delle azioni di 3.2.1 si giustifica con la volontà di mettere in relazione tra di loro le diverse realtà in
cui atterra e di far circolare e intercambiare idee e racconti.

“Racconti Animati”

3.2.1 propone un viaggio nel mondo del racconto e della rappresentazione.
Partendo dalla narrazione di una storia, si elabora la parte visiva (personaggi e scenari) che accompagnerà per immagini
la narrazione.
Le storie di partenza possono essere di matrice varia: inventate dai bambini che partecipano al laboratorio o attinte dal
bagaglio culturale e musicale tradizionale.
Il risultato finale sarà un racconto animato: un libro o fumetto, un elaborato video o videoanimazione, un fotoromanzo,
una “messinscena”.

• Racconti animati per storie e musiche tradizionali:

In questa serie di laboratori 3.2.1 propone un viaggio nel mondo dei racconti e delle tradizioni popolari.
Nelle radici dell’uomo scorre una linfa sempre viva fatta di storie, raccontate e tramandate di generazione in
generazione.
Queste storie si ascoltano, si scrivono, si raccontano; a volte si nascondono nei luoghi, in monumenti, strade, giardini;
vengono dipinte o raffigurate oppure si trovano tra gli ingredienti di antiche ricette popolari; più spesso, musicate, cantate
e ballate, accompagnano i giorni e le notti.
3.2.1 propone un recupero di tali storie, più o meno nascoste, attivando un percorso ludico di ricerca ed esplorazione
attraverso luoghi, racconti, musiche, persone.
I bambini avranno così modo di conoscere la ricchezza delle proprie tradizioni, potranno rielaborarne l’immaginario e
renderle proprie attraverso l’invenzione di un racconto animato, realizzato con tecniche diverse (disegni animati,
fotografia, programmi di montaggio video, musica, teatro delle ombre, marionette o drammatizzazione).
I percorsi di questo laboratorio più legati alla tradizione musicale vengono proposti in quei luoghi dove tali musiche
popolari vivono tuttora nella quotidianità: pizziche e tammuriate del sud Italia, flamenco gitano delle terre andaluse,
capoeira brasiliana.
In questo caso, al lavoro sulle storie raccontate dai testi delle canzoni e ai costumi popolari legati a queste musiche
(feste, sagre, cerimonie) si affiancherebbe anche un lavoro sulla musicalizzazione della storia.
Per sviluppare questa proposta di laboratorio 3.2.1 si appoggia alle realtà locali che lavorano con la musica o intorno ad
essa.

Tappe:

- 2009 Marzo – Bethlehem (Palestina) - Workshop sulle Hikaye - Realizzato in collaborazione con Studio Azzurro e
Sabreen
In Palestina 3.2.1 ha lavorato con i bambini sulle “Hikaye”: storie tradizionali palestinesi tramandate oralmente.
Si è lavorato in particolare sulla storia di “Jbene”, elaborandola visivamente per creare un’animazione video e
realizzando un accompagnamento musicale che potesse fare da colonna sonora.
Partendo dalla narrazione si sono individuati i personaggi e gli elementi che compongono la storia e si è passati alla
fase di rappresentazione ed illustrazione da parte dei bambini, compresa la realizzazione degli scenari 2D all’interno
delle quali animare i personaggi.
Una volta raccolti tutti gli elementi abbiamo composto le varie scene, le abbiamo fotografate, montate in sequenza
ricostruendo così la storia per immagini.

• Racconti animati per storie fantastiche

3.2.1 propone in questo laboratorio un percorso che si sviluppa in due fasi:

- giochi di narrazione creativa
- animazione delle storie inventate

Nel corso della prima parte del laboratorio si utilizzeranno diversi metodi per solleticare l’arte del narrare e inventare
storie; tra i giochi di narrazione che 3.2.1 propone, alcuni prendono spunto dall’esperienza e l’insegnamento di maestri
quali Rodari, Propp, Munari, J.J. Gordon.
Nella seconda fase invece si animeranno le storie inventate narrandole attraverso disegni animati, utilizzando programmi
di montaggio video, musicandole, oppure raccontandole con il teatro delle ombre, le marionette o teatralizzandole in
prima persona.

Tappe:

- 2008 Ottobre - Troyes (Francia) Salon du livre de jeunesse - Realizzato insieme a Renaud Perrin
“Posi et Nega sur la planète colorée”
Ciclo di laboratori con le scuole primarie per la realizzazione di una video-animazione presentata in forma di
diaporama-show con musica dal vivo.
Il punto di partenza è stata una storia inventata, che narra di due esseri dello spazio (Posi e Nega), che incuriositi da
un pianeta colorato (la Terra), trovano il modo di entrare in contatto con gli abitanti e finiscono per andare loro in
esplorazione sulla Terra, con qualche imprevisto e sorpresa provocata dal passaggio interstellare.
Nel laboratorio, i bambini, utilizzando diverse tecniche di disegno e pittura, hanno realizzato le immagini dei
personaggi e degli elementi presenti nella storia, in modo da ricreare le varie scene, e con la tecnica dello stop
motion, ricomporre l’intera storia in forma di animazione video

“Cercasi pirati dell’immaginario per vascello volante”



Il laboratorio s’inserisce nell’ambito di un progetto a più tappe, iniziato nella città di Marsiglia (Francia), che 3.2.1 porta
avanti lavorando in varie città del Mediterraneo.
L’obiettivo è esplorare la ricchezza culturale dell’area geografica mediterranea sviluppando nei bambini che vi
partecipano l’interesse nei confronti dell’altro, della diversità, della complessità culturale caratterizzante la storia e il
presente dei paesi che si affacciano sul bacino, attraverso un approccio alla realtà ludico e creativo.
Il laboratorio consiste nella creazione di un equipaggio e di un vascello immaginario, che parte per un viaggio di
avventure create dalla nostra fantasia, alla ricerca però di tesori reali (storie, tradizioni, luoghi, musiche, sapori, costumi).
3.2.1 propone ai partecipanti di diventare pirati, non nel senso dell’immagine stereotipata del pirata che tutti conosciamo
(Capitan Uncino o Jack Sparrow), bensì intendendo la pirateria come spinta propulsiva a sfidare la realtà,
reinventandone leggi e forme: “il potere all’equipaggio” si trasforma in libertà di immaginare e di giocare con il proprio e
l’altrui immaginario.
Il vascello di 3.2.1 arriverà nei porti con le stive cariche di tesori trovati altrove che verranno barattati con le ricchezze
che si scopriranno interagendo con i personaggi e gli abitanti del nuovo approdo.

Il laboratorio si sviluppa nelle seguenti fasi:
- L’io pirata: ogni bambino crea il proprio personaggio “pirata”;
- La ciurma: il gruppo lavora sulla dimensione collettiva del “viaggio” proposto dal laboratorio;
- Il viaggio: giochi di narrazione e rappresentazione del viaggio della ciurma: storie di incontri, luoghi, persone,
creature, avventure, disavventure;
- La mappa e i tesori: la ciurma esplora il proprio territorio e ne individua le “ricchezze”, creando una mappa del
tesoro; ogni bambino consegna alle stive di 3.2.1 il proprio tesoro, da far conoscere e barattare con i bambini di
altri “porti”

Il materiale prodotto nel corso del laboratorio (testi, fotografie e disegni) viene raccolto da 3.2.1 con l’intenzione di
aggiungerlo ai materiali dei laboratori svolti altrove con l’obiettivo di barattare i tesori e le storie e di creare un racconto a
più mani che verrà successivamente editato e pubblicato dall’associazione nella collana “3.2.1 oblò”

Tappe:

• 2008 Ottobre - Settimana dei bambini del Mediterraneo – Ostuni (BR)
• Novembre 2007 / aprile 2008: ciclo di laboratori con donne e bambini immigrati in collaborazione col Centro
Sociale “ La Castellane” - Marsiglia

“La maga delle spezie”




È un laboratorio creativo e sensoriale che utilizza le spezie come veicolo metaforico per stimolare la curiosità e
l’interesse verso il diverso e l’altrove; per questo è particolarmente indicato in contesti multi-culturali o nei quali si voglia affrontare tale tematica.
Sentendo i profumi delle diverse spezie, toccandole e giocando con le loro forme e i loro colori, assaggiandone i sapori, scoprendone le proprietà curative e magiche, i partecipanti sono invitati a viaggiare con l’immaginario accompagnati dai sensi, investigando le origini, ripercorrendo le rotte commerciali tra un capo e l’altro del mondo, ricostruendo ricordi e usanze di diversi paesi.
Attraverso la metafora del viaggio tra profumi e sapori viene stimolata l'immaginazione creativa e la curiosità verso le mille e più storie delle città di porto, per antonomasia luoghi di scambio.
Seguendo il profumo delle spezie ritroveremo i sapori della nostra casa, viaggeremo per mare verso le rotte commerciali che dai porti conducono in territori lontani, tracceremo delle rotte immaginarie per esplorare terre vicine e lontane.
Svilupperemo l'intuizione imparando a riconoscere i profumi, cammineremo per le strade della città attraverso i mercati per incontrare persone e raccogliere storie, leggende e ricette.
Il lavoro sensoriale è volto a favorire l’implicazione e l’immedesimazione dei partecipanti e a favorire lo sviluppo dell’intuizione creativa di ciascuno, tradotta successivamente attraverso una fase di lavoro manuale e/o narrativo.
Altro aspetto interessante da sviluppare è la trasmissione interculturale e intergenerazionale; ogni cultura e ogni persona ha creato intorno alle spezie un proprio insieme di credenze, leggende, storie, modalità d’uso che il laboratorio si ripropone di utilizzare, veicolare, scambiare.

Se svolto in un quartiere multiculturale può essere interessante esplorare tale aspetto, ricercando le tracce delle spezie tra i commercianti e gli abitanti del quartiere ricostruendo e dando forma ad una mosaico di storie e suggestioni.

Se svolto con la compartecipazione di genitori e figli può invece essere interessante utilizzare i ricordi e i saperi dei genitori scaturiti dal proprio vissuto e dalla propria cultura d’origine, facendoli assimilare e re-interpretare ai bambini attraverso il gioco e la narrazione.
Traendo spunto dalle tante storie delle spezie si creeranno legami e ponti interculturali, che aiuteranno a sviluppare sentimenti di accoglienza, ospitalità e coinvolgimento.

Le spezie, perché?

Cumino, cannella, peperoncino, pepe nero, noce moscata, finocchietto, sesamo, curcuma…
Nomi che fanno pensare a profumi, sapori e colori ricchi d’incanto ma che soprattutto evocano una storia datata migliaia di anni che racconta di quando, nell’antichità, gli uomini decisero di sfidare i mari e i deserti per mettersi in viaggio verso quei paesi dove le spezie crescevano naturalmente…paesi sconosciuti…fantastici…nuovi mondi che per essere raggiunti esigevano viaggi rocamboleschi.
Si tracciarono rotte che permisero a culture diverse di incontrarsi, talvolta scontrarsi, e di scambiarsi le rispettive ricchezze.
Una storia di viaggio non sempre a lieto a fine ma anche una storia con le radici nella terra.
Ogni cultura, nel tempo, ha imparato ad usare questi doni profumati della propria terra utilizzandoli per affinare il sapore delle proprie ricette, per profumare le proprie case e il proprio corpo, per tingere le proprie stoffe e attribuendogli
proprietà curative e magiche .
È per questo che “3.2.1” ha scelto le spezie come veicolo metaforico…perché le spezie non si stancano di raccontare
storie.

Tappe:
• 2007 marzo/aprile – laboratorio “Marsiglia e la maga delle spezie”: ciclo di laboratori creativi con le donne
immigrate utenti del centro sociale di quartiere “la Castellane” e i propri figli- Marsiglia
• 2007 marzo/aprile – laboratorio “Un viaggio speziato” con i bambini dai 7 ai 9 anni utenti del centro sociale di
quartiere “Plan d’Aou”- Marsiglia

“Aero-Azione # - Viaggio di Sogni in Mongolfiera”




3.2.1 si ispira all’immaginario nato dalla magia scaturita dai primi voli dell’uomo.
La mongolfiera è il primo mezzo che ha permesso all’uomo di guardare la terra dall’alto dando spunto a racconti e storie
incredibili di viaggio.
La costruzione di un aerostato significa un insieme di processi che si bruciano in un attimo di meraviglia. La mongolfiera
da oggetto tecnico diviene oggetto poetico, e attraverso la metafora diventa veicolo di immaginari.
3.2.1 propone un laboratorio che introduce al mondo del volo e delle mongolfiere attraverso un racconto, una storia
animata, un gioco o delle immagini.
Partendo dalla mongolfiera come elemento metaforico, ogni volta è possibile elaborare temi diversi ispirati al suo
immaginario o sulla base di suggestioni date dal luogo e dai partecipanti.
L’ Aero-azione consiste nella costruzione collettiva di una mongolfiera (di carta velina colorata della misura di circa 3
metri), e di oggetti volanti (girandole, paracaduti, maniche a vento, ecc), che accompagnano il volo della mongolfiera
durante la performance del lancio collettivo.
Parte del laboratorio consiste infatti nella preparazione di piccole azioni performative da costruire attorno al lancio della
mongolfiera, che avviene in uno spazio pubblico e con il coinvolgimento dei passanti.
Le performance saranno realizzate in base alle naturali e spontanee capacità espressive dei bambini (dalla musica alla
danza, alla pittura alla teatralità) che verranno solo coordinati in un’azione corale (ad esempio una sfilata, una danza
collettiva, uno spettacolo musicale, una rappresentazione teatrale, ecc)
Il volo è il risultato finale dell'intero processo di costruzione, la tecnica che produce magia.

*Le mongolfiere sono fatte di carta e volano per effetto dell’aria calda prodotta da un bruciatore
Possono essere di varie dimensioni e forme; non trasportano persone.
La costruzione di una mongolfiera è totalmente artigianale
*il fuoco necessario per il volo è assolutamente NON pericoloso, in quanto controllato e gestito da esperti; non segue la
mongolfiera in volo, ma nasce e si esaurisce sul suolo, all’interno di un apposito bruciatore

Tappe:
• 2008 ottobre – Settimana dei bambini del Mediterraneo – Ostuni (BR)
• 2008 giugno – Giornata dedicata all’adozione a distanza; Idroscalo - Milano
• 2008 giugno – Festival del Vento - Coop. Valli Unite – Tortona
• 2007 ottobre – Salone del libro per ragazzi – Troyes - Francia
• 2007 agosto – Festival Andanças – Sao Pedro do Sul - Portogallo
• 2007 giugno – “Extrafesta” Radio Popolare – Milano.
• 2007 maggio – “Un naso rosso per il sorriso” organizzato dalle scuole medie ed elementari in collaborazione
con l’associazione Parada di Miloud e i ragazzi della Scuola di circo di Bucarest - Morbegno (SO)
• 2007 marzo/aprile – Festival Situazionisola in collaborazione con la performance artistica di Tomas Sareceno-
Isola Art Center – Milano
• 2006 settembre – Festival al Castello della Zisa - Palermo
• 2006 agosto – laboratori e aeroazioni - Sanpieri (RG)
• 2006 giugno – residenza artistica “Park in Progress” - Parigi
• 2006 giugno – Festival du Soleil: collaborazione con l’associazione franco-africana “Millepattes” – Marsiglia
• 2006 febbraio – Expo “Swimming pool” Piscina Romano - Milano
• 2005 settembre – Milano Film Festival - Milano

“Di terra, d’acqua, d’aria e di fuoco”
sentiero ludico sensoriale per bambini





Il laboratorio è indirizzato a bambini della scuola infantile e del primo ciclo della scuola elementare e si svolge in
collaborazione con cascine didattiche.
Si tratta di un Progetto didattico finalizzato a esemplificare i quattro elementi costitutivi (terra, acqua, aria e fuoco) come
altrettanti ingredienti conoscitivi per i bambini, mediante un sentiero ludico-sensoriale capace di accostarli fisicamente
alle diverse ma interconnesse realtà, secondo una strategia di avvicinamento priva di alcun pericolo e ricca di
suggestioni cognitive.
Il laboratorio è fondato sul divertimento, inteso come forma di intelligenza della realtà. Il suo potenziale educativo potrà
essere messo a frutto nello svolgersi dei programmi di insegnamento.
L’itinerario si svolgerà in quattro tempi, ciascuno dotato di una sua autonomia, ma strettamente correlati l’uno con l’altro,
in un crescendo di suspense e di magia.
I primi due tempi daranno conto del rapporto vitale fra l’acqua e la terra: la vista, il tatto, l’olfatto e l’udito verranno
progressivamente sollecitati ad aderire agli eventi che si susseguiranno senza posa, comunicando i raccordi naturali e
limitando – da parte degli educatori – il commento verbale.
Il terzo e il quarto tempo accresceranno la magia, fondendo fuoco e aria all’acqua e alla terra, senza sottrarre linfa alle ali
della fantasia.

Tappe:
• 2007 maggio/giugno: cascina didattica “La Forestina” – Milano
• 2007 novembre: centro d’innovazione didattica “Huerto alegre” – Granada - Spagna

“La tenda del baratto”

C’era una volta tanto tempo fa…
Quando ancora non esisteva il denaro si scambiavano ricchezze e competenze, pratica che favoriva l’incontro e il
confronto tra persone e culture, la valorizzazione delle proprie cose e conoscenze e di quelle altrui.
Con questo laboratorio 3.2.1 riporta in vigore tale usanza impolverata e propone un laboratorio dove si barattano le storie
e i tesori che ognuno di noi custodisce.
Tali storie, inventate dalla fantasia d’ognuno, vengono barattate con cibo, oggetti bizzarri o con altre storie; sotto la tenda
del baratto nascono momenti pubblici imprevisti dedicati all’oralità; le storie narrate vengono raccolte da 3.2.1 con
l’intenzione di restituirle e barattarle altrove.
Il laboratorio è pensato per situazioni pubbliche e di piazza (come festival e feste di paese o di quartiere)…del resto il
baratto nasce nei mercati!

Tappe:
• 2008 gennaio – “Il carretto del baratto” Granada, Spagna.
• 2007 febbraio – “Gioco del baratto”: quartiere della Plaine - Marsiglia

“Laboratori di Arti Plastiche e Visive”
3.2.1 propone anche mini-laboratori artistici per grandi e piccoli, atti a sviluppare in chi vi partecipa il potenziale creativo
manuale ed espressivo.
Sono laboratori che nascono e si concludono in un ciclo di breve durata, dando vita a piccole creazioni artigianali.
Si adattano a luoghi, spazi, contesti e tempi diversi: festival, eventi e manifestazioni di qualsiasi tipo.
Nello specifico la proposta di 3.2.1 consiste in laboratori di 3 ore massimo in cui i partecipanti incontrano nuovi modi di
fare arte e liberare la propria espressività, utilizzando mente e corpo.

• Laboratori di arti visive: utilizzando tecniche di disegno e pittura applicate a storie, o a contesti specifici dove è
possibile sperimentare varie tecniche (collage, murales, grandi pitture, ecc)
• Laboratori di costruzione e manualità utilizzando materiale di riciclo, oggetti, carta e cartone, ecc;
• Laboratorio oggetti volanti: (girandole, aquiloni, paracadutini, maniche a vento, pesci volanti, semi volanti, ecc
• Racconti animati con diverse tecniche di animazione: teatro delle ombre cinesi, sagome dipinte, fumetto,
improvvisazione teatrale, fotoromanzo, pittura, ecc

3.2.1- AEROAZIONI # PERFORMANCE





3.2.1 può essere una mongolfiera o tante, può essere la creazione di un unico grande pallone con particolare colore,
forma e decoro, oppure di tanti piccoli palloni uguali la cui azione scenografica è l’essere lanciati nello stesso momento
in uno stesso luogo o in luoghi diversi.
3.2.1 può essere il semplice lancio di una mongolfiera o un processo articolato di azioni ed interazioni realizzate attorno
a questo; può essere il centro di uno spettacolo, essere accompagnata da suoni e musica o involarsi nel silenzio.
3.2.1 può avvenire in qualsiasi luogo (strade, parchi, tetti, in mezzo al mare,…) ed in qualsiasi momento (di giorno, di
notte, al tramonto,...).
321 può essere una creazione singola o collettiva, può nascere con un identità già determinata, o trasformarsi grazie
all’interazione di persone, luoghi e contesti.
321 può essere un’azione riferita a un tema particolare o essere semplicemente meraviglia
L’ azione/performance sarà documentata in video, perché si inserisce all’interno di un progetto più ampio: sarà una
“tappa” di un itinerario costituito da una serie di azioni/spettacolo legate alla mongolfiera, che si compone attraverso
luoghi e persone, innescando ogni volta “processi di creazione” che daranno a loro volta vita ad azioni, performances e
spettacoli.

Tappe:
• 2008 settembre – Festival “teatro del fuoco” – Isola di Stromboli (ME)
• 2008 giungo – Festival “Cronosfera” – Cavatore (AL)
• 2007 ottobre – Troyes – Francia
• 2007 luglio - Festival “Rototom”- Osoppo (UD)
• 2006 agosto – Festival Electrowoman – Messina
• 2006 giungo – Festival du Soleil - Marsiglia - Francia
• 2007 maggio - Elettrocirco – C.S.O.A. Boccaccio - Monza


Statuto :
Articolo 2 – le finalità dell’associazione « 3.2.1 » sono: contribuire attraverso l’utilizzo prioritario della pedagogia
teatrale, le arti visuali e plastiche, la musica, la danza e le scienze sociali, ad una esplorazione critica del proprio
contesto sociale e naturale e ad una reinterpretazione creativa d’esso fomentando il potenziale espressivo dell’individuo,
dei gruppi e delle comunità.

L’attività dell’associazione « 3.2.1 » prevede le azioni seguenti :
• Progettare, realizzare e collaborare a progetti, di lunga durata o puntuali, che favoriscano l’implicazione dei
singoli individui, di associazioni e organizzazioni presenti nei diversi contesti e la creazione di reti di confronto e
interscambio all’interno e tra le collettività.
• Promuovere e partecipare a incontri nazionali e internazionali, festival, momenti di scambio e confronto, e alla creazione di reti tra gruppi e persone attive nei processi di trasformazione sociale e di azione culturale.
• Promuovere, organizzare e partecipare a viaggi ed a iniziative di mobilità nazionale o internazionale volti alla
valorizzazione degli aspetti culturali, artistici e sociali dei luoghi implicati.
• Organizzare esposizioni, spettacoli, installazioni, proiezioni pubbliche in sintonia con le finalità e con le attività dell’associazione.
• Recensire, veicolare e promuovere le esperienze e le realtà associative affini maturate in Francia e altrove nei diversi ambiti dell’azione sociale e culturale costituendo una sorta di archivio di documentazione scritta e
audiovisiva.
• Utilizzare la cucina, nel rispetto delle norme e delle disposizioni amministrative e sanitarie in vigore, come
strumento creativo e di intercambio tra culture diverse.
• Garantire la formazione continua dei soci dell’associazione attraverso la partecipazione a stage di
approfondimento teorico e tecnico promossi da organizzazioni pubbliche o private.”